14 novembre 2008

Sonetto 60

Like as the waves make towards the pebbled shore,
So do our minutes hasten to their end,
Each changing place with that which goes before,
In sequent toil all forwards do contend.
Nativity once in the main of light,
Crawls to maturity, wherewith being crowned,
Crooked eclipses ‘gainst his glory fight,
And Time that gave, doth now his gift confound.
Time doth transfix the flourish set on youth,
And delves the parallels in beauty’s brow,
Feeds on the rarities of nature’s truth,
And nothing stands but for his scythe to mow.
And yet to times in hope, my verse shall stand
Praising thy worth, despite his cruel hand.
W.S.
*
Come alla spiaggia ciottolosa le onde,
i nostri istanti alla fine s’affrettano;
ciascuno subentrando al precedente,
tutti avanti s’accalcano affannosi.
Nel mare della luce entra la nascita,
verso maturità;incoronata,
sinistre eclissi insidiano la gloria,
e distrugge ora il Tempo ciò che ha dato.
Il fior di gioventù trafigge il Tempo,
e solchi scava in fronte alla beltà,
le rarità di natura divora,
e nulla c’è che sfugga alla sua falce.
Ma sfida il Tempo e la cruda sua mano
il mio verso, il valore tuo lodando.

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